QUINDICI EURO PER UN TUFFO: LA PISCINA COLLANA NON È UN LUSSO, MA UN DIRITTO


Armando manzo Presidente del Circolo Territoriale Vomero-Arenella Fratelli d’Italia

Coordinatore della V Municipalità

Dopo anni di attese, annunci e promesse, i cittadini della V Municipalità – e in particolare le famiglie del Vomero e dell’Arenella – si trovano a dover fare i conti con una realtà inaccettabile: la piscina dello Stadio Collana, impianto regionale e bene comune, è diventata un lusso che pochi possono permettersi.

Le tariffe attualmente applicate dalle associazioni che gestiscono la piscina sono fuori da ogni logica sociale. Parliamo di 80 euro al mese per accedere solo due volte a settimana, con un costo che arriva fino a 240 euro a trimestre per tre accessi settimanali. E per chi vuole semplicemente fare una nuotata saltuaria? Si arriva addirittura a 15 euro per un ingresso singolo. Il tutto senza alcuna forma di agevolazione per bambini, famiglie numerose o persone in difficoltà economica.

In un momento storico in cui l’inflazione e l’aumento del costo della vita mettono a dura prova i bilanci domestici, ci si aspetterebbe che un impianto regionale come il Collana offrisse accessibilità, inclusione e tariffe popolari, soprattutto d’estate, quando molte famiglie non possono permettersi vacanze o lidi privati.

A tutto questo si aggiunge un’altra grande ingiustizia:
Le storiche associazioni sportive del territorio, che per anni hanno operato all’interno del Collana e collaborato con la Regione Campania per liberare l’impianto dalla presenza dell’ASD Giano, insediatasi in maniera abusiva, sono oggi inspiegabilmente escluse dalla gestione, nonostante la loro legittimità sia riconosciuta da affiliazioni a enti sportivi CONI e da una sentenza del Consiglio di Stato.
Ci chiediamo: perché queste realtà non sono state minimamente prese in considerazione? Su quali criteri trasparenti sono stati assegnati gli spazi alle attuali associazioni? Perché non si è pensato a una suddivisione più equa tra più realtà del territorio, favorendo pluralismo, concorrenza e apertura?

Lo sport deve essere un diritto, non un privilegio. La piscina dello Stadio Collana deve tornare a essere un punto di riferimento pubblico e accessibile, non un’isola per pochi fortunati.

Chiediamo con forza alla Regione Campania e agli enti preposti chiarezza nella gestione, revisione delle tariffe, e soprattutto politiche serie per l’inclusione sociale. Non possiamo più accettare che il diritto a un tuffo venga negato a chi non può permettersi di pagare cifre da stabilimento di lusso.

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